Manifesto della bottega

La bottega non è una scuola è uno spazio in cui la scrittura accede in modo clandestino verso un luogo dove la diversità non si lascia zittire né disciplinare dove la parola in complicità con chi scrive disubbidisce alle aspettative. La mente della bottega si trova tra due torrenti uno a flusso esile, uno tempestoso; nel foglio si intrecciano in follia, chi legge non ha tempo di avvertire un'emozione quando questa viene subito superata

Illustrazione di Daniela Borla

La Bottega è aperta a chi crea stupore navigando bizzarro nei confini circensi della mente

CASA EDITRICE Bottega Anonima Narratori

La Bottega Anonima Narratori (BAN) è una piccola casa editrice lontana dai magnifici castelli editoriali di pensatori sublimi. La BAN è nella metascrittura lontana da simili spazi; è nel bosco dove la scrivania è una quercia la sedia una roccia, i testi promuovono riflessioni tra autore – narratore – lettore sui meccanismi letterari, con tecnica che lo fa uscire dall’automatismo della percezione rendendo le opere insolite strane …

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Testi di Narratori Anonimi

TIA Teatralità Intensa e acuta, scrittura giunta in bottega, editoriale, metaletteratura e scrittura surreale

TIA maggio 2025

Immaginate una città al confine del sempre, immaginate un viale con alte mura una è la religione l’altra il partito. Tu parola vuoi restare in centro viale o preferisci le mura ?

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TIA marzo 2025

Ci sono cose x l’intelligenza umana incomprensibili, come chi è Dio dove abita…? Pensavamo questo quando è entrata in bottega AI; allora cosa dici? Con i dati attuali devi aspettare[…]

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TIA febbraio 2025

Come meteorite impazzito una parola si schianta intra moenia di una bottega senza pareti. Domani a protestare in caserma in comune in parrocchia, sono certa dice troverò solo stupidi vocabolari;[…]

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Entra in biblioteca

Scrittura simile disimile dalla attuale narrativa prezzo virtualis

I testi in biblioteca parlano un linguaggio arcaico ondulato flessibile, flusso incosciente estratto dal fango primordiale, quando l’ego non era ancora percepito. La fantasia ha ritrovato nell’ominide senza cultura la spinta x i racconti, in assoluta solitudine.