TIA marzo 2014
In quell’anno, siamo nel 480 a C una imponente flotta persiana di un migliaio di navi, un esercito di 200 mila uomini attraversò lo stretto dei Dardanelli. Serse I il loro re aveva stretto forti alleanze con Cartagine ed alcune città greche che avevano tradito. Il suo enorme esercito era composto da persiani etiopi indiani traci, la finalità era prendere possesso dei beni della Grecia per se la quasi totalità, e una parte minima a chi lo seguiva. I Greci furono terrorizzati da un simile spiegamento di genti tra loro molto diverse, da città e uomini traditori come Efialte alle Termopoli. Ora torniamo nel terzo millennio d C, una flotta imponente di suggerimenti consigli giungono in bottega ci sentiamo impauriti, ci viene imposto di vendere assurde promesse o la bottega chiude. Cui prodest tutto ciò ? Il messaggero è chiaro se non date premi coppe, attestati chiudete, non basta filosofare con Seneca. Così ci parla il nostro inconscio, oggi contro di noi ! Avete una bottega e non sapete vendere, arriverà Serse con il suo enorme potere mediatico e voi per stanchezza chiuderete. Noi a te così! Il nostro a noi, separati in un autolesionismo, la nostra fede a noi senza tormenti senza rimpianti, ricco di no il verbo vendere, un no gioioso sul sostantivo corrotti, un ventaglio di mille calcoli variegati fra solitudine realtà finzione incertezza corre con l’ombra di un pensiero senza soggetti. Un giaciglio di curiosità ci porterà verso un incerto futuro. Eppure furono poi i Greci a vincere!