TIA maggio 2014

TIA maggio 2014

Una favola ferita scorre nella bottega. E’ entrato l’anonimo narratore, La tua favola ha perso i verbi, che si sono intrecciati aggrovigliati. Noi tutti in bottega a dire era una buona favola? Certo ne sono sicuro, la metto così come è ora, Il nostro a noi in un autolesionistico edonismo, nostro a noi senza tormenti senza rimpianti, ricco di no ai verbi un no su un flusso di ferite, ventaglio di mille desideri fra solitudine e realtà, come un ombra un pensiero senza verbi, giace pieno di curiosità, proposito per un tentennante futuro. Anche senza verbi è una buona favola.

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