TIA dicembre 2014
Farsa, tragedia o semplicemente attacco ischemico acuto, in un teatro irrequieto anarchico dove la dissociazione del pensiero è sullo scacchiere e le parole vengono percepite alla lettura come immagine caotica, che non parla, non riesce a creare un ragionamento pertanto schizofrenica, ma le parole sono poste tutte in modo razionale, anche se gli scritti dei bottegai paiono schizzati, ogni frase è soppesata messa nel posto giusto in una logica che attiva la lenta lettura per dare emozione. Comunque da oggi in bottega è più giusto parlare di scrittura schizofrenica.