TIA agosto 2014
E’ giunta da molti la curiosa richiesta, da chi è gestita la bottega ?
Dietro il banco il bottegaio, viso ebete saltuariamente sorriso da triglia morta, leggera cifosi dorsale, mani con dita bianche affusolate senza un minimo segno di usura, capelli fin sulle spalle bianchi grigi; invero nessun accenno al sorriso da triglia, vaga incerto su cosa fare tra gli scaffali
Dietro la cassa la Sig/ra del comitato di gestione, incarognita sempre. Sempre lamentosa per lo scarso afflusso in bottega.
Un commessa pulsante di amore e distruzione tra i libri.
Ogni mese la bottega rinnova il personale.
Questo mese
L’addetto al banco è un Io dilaniato dalle esigenze della cassiera che lo vede indifferente, ne bravo ne cattivo nel suo compito, semplicemente indifferente. Un narratore si è ora presentato in bottega, lei con sguardo pietrificante lo osserva. Al che, nonostante tutto lui una certa libido per lei c’è l’ha, nascosta sul dorso tra le due scapole. EBBENE oggi chi sei ? così si rivolge al personaggio appena entrato! Anonimo o lodovico bardesono, o K116 o Daiago o Galla o Dana o Argalase ? Lo sai che Anonimo è una licenza poetica è suggestione, cosa mi porti oggi ? ! Il narratore compiaciuto con uno sguardo strabico aspetta un gentilezza da lei, poi, nessun scritto qs mese, solo il piacere di osservarla. Baah !!! imperturbata come un ritornello ripete, i narratori vogliono i) premi ii) attestati iii) buona critica iv ) inchini v ) e xkè no un Nobel.
Es sere o non es sere va ripetendo l’addetta di oggi agli scaffali. E’ solo mascheramento. Lei è ES o non ES ( si quello di Freud ) pulsa da lei la voglia di tornare ai primi giorni del Paleolitico dove tutto era spinta emotiva, dove la narrazione era, mani arti tronco viso che si agitavano, suoni e linguaggio impuro, sole luce buio musica di vento di pioggia di stelle di ruscelli di erba di animali. In un impeto prende libri dallo scaffale surreale strappa dalle pagine le frasi le parole le virgole i vari punti, straccia i fogli in un impeto di creatività urla la dissociazione è la vera arte.
Il prossimo mese si spera che gli addetti alla bottega siano più calmi.